Uno chef giapponese ha disegnato i suoi pasti per 32 anni
Li ha disegnati molto bene
Si può dire che Itsuo Kobayashi sia un po’ il precursore della moda di fare foto al cibo, una cosa che più o meno tuttə abbiamo fatto almeno una volta al ristorante, in vacanza o a casa di amici.
Nato nel 1962 a Saitama, a nord ovest di Tokyo, Kobayashi ha lavorato come cuoco in soba shop (ristoranti che vendono i classici spaghettoni giapponesi, serviti in brodo o saltati) caffetterie e anche per una società che distribuisce pasti alle mense scolastiche. A 46 anni gli viene diagnosticata una neurite alcolica, che riduce le sue capacità motorie.
Non potendo più muoversi di casa facilmente, lo chef decide di dedicarsi a tempo pieno alla sua grande passione, che coltiva da quando aveva 18 anni: realizzare illustrazioni molto dettagliate dei cibi che mangia, una specie di diario di viaggio delle proprie esperienze culinarie.
Tutti i suoi disegni raffigurano le pietanze come se fossero riprese dall’alto: una prospettiva tipica della fotografia di cucina professionale, che permette di avere una visione d’insieme di tutti gli ingredienti che compongono un piatto.
Il diario contiene più di 1000 piatti disegnati nell’arco di 32 anni, con un talento evidente e uno stile molto personale. Le composizioni rivelano grande attenzione per i dettagli e un amore sconfinato per il cibo.
Sono illustrazioni dettagliate dei cibi che consuma, una specie di diario di viaggio delle sue esperienze culinarie
I disegni ospitano le date in cui i pasti sono stati consumati, le liste degli ingredienti, i prezzi e anche qualche nota dell’artista sulle emozioni che i piatti gli hanno suscitato. Ad esempio, nell’immagine seguente, relativa a un piatto di pesce consumato il 18 settembre 2011, Kobayashi scriveva di aver speso una cifra spropositata (900 yen) per mangiarlo, aggiungendo però che ne era valsa assolutamente la pena considerato quanto fosse squisito quel calamaro.
A causa della malattia che l’ha colpito, oggi Kobayashi ordina spesso cibo d’asporto o se lo fa recapitare da parenti e amici, ma questo non sembra aver influito sulla sua ispirazione creativa. Oltre ai cibi, ha realizzato una fortunata serie con disegni di mani che stringono le chopstick, le classiche bacchette con cui è solito afferrare il cibo.
Di recente, ha anche cominciato a realizzare illustrazioni pop up, ritagliate in modo tale da sembrare tridimensionali ogni volta che si sfogliano le pagine.
L’opera di Kobayashi è stata scoperta da Nobumasa Kushino, proprietario della galleria Kushino Terrace di Fukuyama che si occupa di promuovere artisti outsider.
Sulla rivista Colossal, Kushino ha raccontato di aver scoperto Kobayashi durante un evento dedicato ad artistə disabilə. Nel 2020 Kushino ha curato il debutto internazionale di Kobayashi negli Stati Uniti con una personale organizzata presso l’Outsider Art Fair di New York. In questa occasione, le opere dell’artista sono state vendute per cifre molto alte, tra i 500 e i 3.000 dollari.