Il team dell’agenzia di comunicazione "Bickerstaff.734"

Bickerstaff.734 è un’agenzia ucraina specializzata in creatività per le aziende. Da quando è iniziata la guerra prova ad aiutare la popolazione con progetti di comunicazione e assistenza. Il sito AdAge ha raccolto le parole del suo fondatore.

Il giorno prima che scoppiasse la guerra ero a Kyiv. Dovevo ricevere dei brief e incontrare alcuni clienti”, ha raccontato nell’intervista Ilia Anufrienko, direttore creativo e founder dell’agenzia. “Stavamo preparando una nuova strategia di comunicazione per un marchio locale e aspettavamo i risultati di una gara importante per un cliente internazionale. Dopo pensavamo di prenderci un giorno libero, per rilassarci e fare un picnic lungo il fiume”.

Le cose sono andate diversamente. L’invasione russa ha stravolto la quotidianità di Anufrienko e dei suoi colleghi. Oggi l’agenzia si occupa di iniziative di volontariato e promuove attività di sensibilizzazione sui social network. I membri del team hanno messo a disposizione le proprie competenze per aiutare la popolazione.

“Il giorno prima che scoppiasse la guerra ero a Kyiv. Dovevo ricevere dei brief e incontrare alcuni clienti”

Fino a qualche settimana Bickerstaff.734 lavorava alla sponsorizzazione di un brand di upcycling e alla promozione di un rifugio per cani. Oggi i progetti commerciali dell’agenzia sono stati sospesi, sostituiti da campagne di comunicazione legate alla guerra. Le prime tre, nei primi giorni del conflitto, miravano a demonizzare l’aggressione russa. Adesso ce ne sono quattro in fase di sviluppo, soprattutto in area crowdfunding, per promuovere aiuti e donazioni tra gli utenti dei social media.

I progetti commerciali dell’agenzia sono stati sospesi, sostituiti da campagne di comunicazione per aiutare la popolazione

Alla fine dello scorso anno il team aveva vinto un bronzo ai London International Awards, un importante concorso pubblicitario. Era stato un anno positivo per l’agenzia, i fondatori avevano anche distribuito bonus ai dipendenti. L’inizio della guerra ha colto tutti di sorpresa.

Anche se le ostilità fossero scoppiate, eravamo sicuri che non sarebbe stato un bombardamento diretto alla popolazione civile. Pensavamo che sarebbe andato tutto per fasi. Non potevamo immaginare questa sanguinosa guerra improvvisa”, ha detto Anufrienko ad AdAge.

Ilia Anufrienko

Una parte del gruppo è riuscita a raggiungere dei luoghi sicuri negli ultimi giorni, mentre altri si trovano ancora a Kyiv, dove si sono uniti a unità di difesa o ad associazioni di volontariato. “I primi giorni di shock sono passati e ci siamo adattati alla nuova realtà. In questo senso, il COVID-19 è servito come una sorta di esercizio di riscaldamento, abbiamo imparato a lasciare l’ufficio e lavorare in isolamento”.

Otto anni fa, quando la Russia iniziò una guerra nel Donbass, Anufrienko era in una regione nel sud-est dell’Ucraina, rifugiato in uno scantinato. Ricorda che dalla finestra guardava il bagliore di una scuola in fiamme. Era già difficile credere che stesse succedendo nel 2014, ha commentato. Ora la guerra si è estesa in tutto il paese.

Nel Donbass Anufrienko era scappato con la madre attraverso foreste e campi minati, sfuggendo agli attacchi dei separatisti filo-russi. Oggi ha portato sua moglie e i figli a Leopoli, per metterli al sicuro prima di tornare a lavorare a Kyiv.

Una delle campagne dell’agenzia, dal titolo "Alcohol and Dictatorship"

Una parte del team è riuscita a raggiungere luoghi sicuri negli ultimi giorni, mentre altri si trovano ancora a Kyiv

La guerra ha cambiato istantaneamente l’economia dell’Ucraina e, di conseguenza, il settore pubblicitario. In questi giorni è impossibile prevedere quando l’industria creativa tornerà alla normalità. Le priorità del paese sono cambiate, così come quelle di Anufrienko: “Le imprese ucraine hanno sospeso la comunicazione. Le persone hanno l’obiettivo di resistere e sopravvivere, non di acquistare nuove scarpe o uno yogurt in promozione”.