© Leng Jun

Leng Jun è un maestro dell’iperrealismo, è noto soprattutto per i suoi ritratti a olio. Nelle sue opere i capelli e i dettagli degli abiti sono così verosimili da sembrare foto istantanee.

Nato nel 1963, Leng Jun è cresciuto in un periodo di grandi riforme economiche e sociali per la Cina, anche noto come “riforma e apertura” (改革开放). Dopo la rivoluzione culturale il paese si lasciava alle spalle il socialismo per abbracciare l’economia di mercato e le influenze occidentali.

Queste ultime, soprattutto, ebbero un enorme peso nella formazione di molti artisti cresciuti intorno agli anni Settanta. Lo stesso Jun, in molte interviste, ha spiegato come siano state proprio le suggestioni provenienti dall’Ovest a gettare le basi per le sue creazioni realiste.

© Leng Jun

Le ciocche di capelli e i dettagli degli abiti sono così verosimili da sembrare foto istantanee

Jun ha raggiunto la fama internazionale nel 2004 con il dipinto a olio “Mona Lisa”: si tratta del ritratto fotorealistico di una donna, basato sul dipinto di Leonardo da Vinci, ma raffigurante un soggetto di epoca contemporanea. A questa prima opera diventata virale, sono seguìti altri ritratti di donne, tutti basati sull’estetica dell’iperrealismo.

Esaminando i dettagli di ogni opera, si possono apprezzare le pennellate precise che mettono in risalto ogni aspetto della persona ritratta: i dettagli del viso, delle mani, degli abiti. L’effetto di realismo, in generale, è stupefacente.

Il dipinto "Mona Lisa" è stato venduto all'asta per 10 milioni di dollari nel maggio del 2021

Ha raggiunto la fama internazionale nel 2004 con il dipinto a olio “Mona Lisa”, ritratto iperrealistico di una donna contemporanea

La tecnica dell’iperrealismo nasce negli Stati Uniti alla fine degli anni Sessanta, dopo la fortunata esperienza della pop art, che rappresentava oggetti e beni di consumo quotidiano per raccontare il conformismo della vita contemporanea. Integrandosi in questo sguardo, l’iperrealismo punta a imitare la realtà focalizzandosi, in particolare, sui soggetti umani.

Gli artisti di questa corrente si servono di tecniche fotografiche per costruire i giochi di illusionismo basati su un effetto di riproduzione precisissimo della realtà, che rende le tele particolarmente impressionanti e sbalorditive per il pubblico.

© Leng Jun

I soggetti possono essere anche scenari cittadini e oggetti inanimati rappresentati con uno stile spesso influenzato dalla pubblicità: colori intensi, inquadrature fortemente concentrate sul soggetto principale.

Leng si è avvicinato per la prima volta alla pittura in giovanissima età. I suoi primi esperimenti con la tela risalgono alle lezioni d’arte delle scuole medie. Sebbene all’epoca non fossero disponibili colori ad olio in Cina, Leng riuscì a procurarsene attraverso un amico di scuola. Nel corso degli anni avrebbe messo a punto la sua tecnica, avvicinandosi gradualmente alle tecniche pittoriche ispirate all’iperrealismo.

L’effetto fotografico è particolarmente impressionante e sbalorditivo per il pubblico

Leng ha spiegato che la sua intenzione non è quella di competere con la fotografia o imitarla, piuttosto di “spingere la sua arte al limite assoluto”. Realizza i suoi quadri senza disegni preparatori, senza scorciatoie, a mano libera e con le modelle in piedi davanti a lui. Spesso i soggetti indossano abiti contemporanei, ma le loro pose e il loro comportamento si ispirano a celebri dipinti classici.

L’artista ha raccontato al sito CGNT che “dipingere nature morte o metalli arrugginiti in modo realistico è meno sfidante, perché sono soggetti con cui il pubblico ha meno familiarità. Ritrarre le persone e farle sembrare realistiche è la cosa più difficile in assoluto”.