Se l’inconfondibile insegna di Burger King lungo le strade d’Europa e Stati Uniti è una certezza, il brand è introvabile in Australia. È una storia strana che inizia nel 1954 a Miami, quando James McLamore e David Edgerton aprono il primo Burger King di sempre.

Visto il grande successo, il marchio si espande rapidamente fuori dagli Stati Uniti. Nel 1963 arriva a Puerto Rico, poi in Canada. Nel 1971, quando Burger King decide di sbarcare in Australia, l’azienda scopre che il marchio è stato registrato da un negozio di cibo da asporto di Adelaide.

Jack Cowin, titolare delle licenze per l’Australia, cerca di acquistare il marchio locale, senza riuscirci. Si trova a dover scegliere un brand alternativo tra quelli registrati della Burger King Corporation. Opta per il nome “Hungry Jack”, aggiungendo un apostrofo-esse. Il primo Hungry Jack’s apre il 18 aprile 1971, a Innaloo, Perth.

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Il marchio va comunque alla grande e diventa il maggior franchise al di fuori degli Stati Uniti. Ma qui i rapporti tra i due brand diventano tesi. All’inizio degli anni ‘90 i diritti del negozio australiano Burger King (quello del cibo da asporto) scadono e il gruppo prende in considerazione l’ipotesi dell’acquisto e del cambio di nome. Ma Cowin si oppone. A quel punto le strade si dividono: nascono sette punti vendita Burger King che diventano diretti concorrenti di quelli Hungry Jack’s.

Il marchio va alla grande e diventa il maggior franchise al di fuori degli Stati Uniti. Ma i rapporti tra i due brand diventano tesi

Le controversie arrivano al culmine nel 1995, quando Burger King non concede il via libera per nuove aperture Hungry Jack’s. In questo modo l’azienda-madre impedisce ad Hungry Jack’s di rispettare una delle clausole principali del contratto, quella di aprire quattro nuovi ristoranti ogni anno. Cowin non ci sta, fa causa alla compagnia e nel 2001 vince il contenzioso, ottenendo milioni di dollari di risarcimento e i diritti sul marchio Burger King in tutta l’Australia.

Oggi Hungry Jack’s conta più di 400 punti vendita in tutto il paese. Logo, font e colori ricordano quelli di Burger King: il logo, come l’originale, è un panino giallo farcito, con il nome del brand in rosso. In Hungry Jack’s il tratto è più stilizzato e mancano le parti blu. Il menù dei fast-food contiene l’amatissimo Whopper, con qualche alternativa vegana in più.

Oggi Hungry Jack’s  conta più di 400 punti vendita in tutto il paese

L’azienda si descrive come orgogliosamente australiana, con alle spalle 45 anni di storia. La controversia con Burger King è sintetizzata così sul sito ufficiale: “Per ragioni troppo noiose da raccontare, nel 1991 la Burger King Corporation è arrivata in Australia con due marchi. Dopo tre anni confusi, abbiamo concordato sul fatto che l’identità nazionale e l’eredità trentennale di Hungry Jack’s fossero la soluzione migliore per tutti”.