Le nuove case editrici in Russia con le copertine hipster
Sfidano conservatori e tradizionalisti per raccontare storie poco ascoltate

In comune hanno le fondatrici, giovani donne piene di energia, e la voglia di rivoluzionare una cultura immobile, gerarchica e composta in gran parte da uomini.
Oggi le voci russe contemporanee godono di pochissimo spazio, specialmente quelle che vogliono raccontare temi lontani dal carattere conservatore del Paese: l’essere LGBTQ+, la body positivity, il razzismo, l’identità politica, la salute mentale.
Il canone letterario russo è ancora molto tradizionale, gerarchico e composto in gran parte da uomini. Tuttavia, negli ultimi anni sono nate case editrici e riviste indipendenti col dichiarato obiettivo di dar voce a chi ha qualcosa da dire ma che, in Russia, non viene ascoltato.
Molti di questi energici progetti sono guidati da donne, figlie del crescente movimento femminista. Cercano scrittori dimenticati, giovani talentuosi e traducono titoli stranieri che, altrimenti, non arriverebbero nelle case dei lettori russi.
Se incrociate copertine illustrate, molto pop e un po’ hipster, probabilmente si tratta di quelle di Popcorn Books. Tra loro potreste riconoscere le traduzioni russe di Chiamami col tuo nome, La ragazza del convenience store e di SKAM.
Popcorn Books è stato il primo editore russo a promuovere la letteratura LGBTQ+: le fondatrici sono quattro donne che lavorano per diffondere storie sull’identità, sull’accettazione di sé e degli altri. L’obiettivo è quello di aiutare a trovare risposte e ad affrontare le discriminazioni, soprattutto quelle di genere.
La casa editrice Popcorn Books ha copertine illustrate, molto pop e un po’ hipster
Anche Neznanie nasce da giovani donne, questa volta tre, e dagli stessi valori di Popcorn Books ma in forma di rivista. Vuole essere uno spazio per pratiche e temi poco esplorati, in cui gli artisti possano esprimersi senza adattarsi a regole imposte, ma creandone di nuove. Sfogliando le pagine dei numeri si incontrano lunghi contenuti di testo, poesia e prosa, illustrazioni e foto, tutto in bianco e nero.
Il titolo russo significa “Ignoranza”, mentre il sottotitolo è “Rivista letteraria sottile”, in contrapposizione a quelle “spesse” (“thick journal” o “thick magazine”), un tipo di pubblicazione originario dell’Impero Russo e sopravvissuto attraverso l’Unione Sovietica fino ai giorni nostri, quasi sempre strumento di propaganda politica.
Sono molti i progetti editoriali indipendenti, portati avanti da una nuova generazione colta e cosmopolita di russi: Common Place, casa editrice nata per riscoprire romanzi e memorie di scrittrici dimenticate; No Kidding Press, che dà voce alle esperienze di donne e persone queer; Modern Magic, editore famoso per la sua selezione di tarocchi, realizzati da illustratori e artisti di talento.
Tana Anastasia, co-founder di Popcorn Books, ha raccontato che quando hanno fondato la casa editrice speravano soltanto di pubblicare i libri che amano e pagarci le spese. Poi lentamente si sono accorte che i testi vendevano bene, per la cura con cui sono confezionati e per gli argomenti che trattano.
In particolare la “letteratura queer” sta esplodendo nel mercato editoriale del Paese, attirando sempre più case editrici che si affrettano a pubblicare libri sul tema.
Secondo Tana Anastasia tutti hanno capito che in Russia, al momento, “il capitalismo è l’unica cosa che può battere l’omofobia”.