La scultura subacquea più grande del mondo è alle Bahamas
Si chiama "Ocean Atlas". Attira centinaia di visitatori e svolge un grande servizio a favore dell'oceano
Al largo della costa occidentale di New Providence, la più popolosa tra le isole che compongono l’arcipelago delle Bahamas, nonché sede della capitale Nassau, è possibile imbattersi in “Ocean Atlas”, un’imponente scultura realizzata dall’artista Jason deCaires Taylor.
Si tratta dell’opera subacquea più grande al mondo, dal peso di circa 66 tonnellate, raffigurante una ragazza che sostiene il peso dell’oceano su di sé, rivisitazione in chiave femminile del mito di Atlante, il titano che secondo i greci reggeva da solo il peso del mondo.
Essendo posizionata ad appena 5 metri sotto il livello del mare, la statua è facilmente accessibile per sommozzatori o appassionati di snorkeling. Oltre a essere un’attrazione per i viaggiatori, Ocean Atlas svolge una funzione utile alla vita sottomarina circostante. È stata infatti realizzata con materiali a pH neutro, che le consentono di fungere da barriera corallina artificiale.
La popolarità che ha acquisito nel corso del tempo ha inoltre contribuito a distogliere l’attenzione dai siti di immersione più famosi delle Bahamas, che a causa dell’eccessivo turismo hanno subito nel tempo molti danni.
Pesa circa 66 tonnellate, raffigura una ragazza che sostiene il peso dell’oceano, rivisitazione in chiave femminile del mito di Atlante
L’opera è stata commissionata dalla Fondazione BREEF (Bahamas Reef Environment Educational Foundation), che ha fatto da mecenate per numerosi altri capolavori subacquei. Sebbene la scultura di Jason deCaires Taylor sia il pezzo più famoso della galleria subacquea locale, l’opera fa parte di una collezione inaugurata nel 2014, che conta altre due opere realizzate da artisti locali.
La prima, realizzata da Willicey Tynes, si intitola Virtuoso Man e raffigura un uomo con in mano un bastone, inginocchiato e con lo sguardo rivolto verso la superficie. La seconda, di Andret John, è un enorme volto incastonato sul fondale, le cui fattezze sono ispirate ai Lucayans, i primi abitanti delle Bahamas.
L’opera fa parte di una collezione inaugurata nel 2014, che include altre opere realizzate sui fondali delle Bahamas
Quanto all’ideatore di Ocean Atlas, Jason deCaires Taylor è uno scultore e fotografo subacqueo professionista. La sua attenzione all’ambiente l’ha portato, negli ultimi 16 anni, a dedicarsi alla costruzione di musei subacquei e parchi di sculture sottomarini, immergendo oltre 1.100 opere d’arte in tutti gli oceani e i mari del mondo.
Le sue installazioni artistiche indagano il rapporto dell’uomo con il mondo marino, puntando l’attenzione sull’emergenza climatica, ma enfatizzando la capacità della natura di rigenerarsi.
I soggetti di Taylor raffigurano principalmente membri della comunità locale, concentrandosi sul loro legame con l’ambiente costiero. “I musei sono luoghi di conservazione, educazione e protezione di qualcosa di sacro”, ha dichiarato Taylor. “Dobbiamo imparare ad associare gli stessi valori anche ai nostri oceani”.