Oggi l’artista è molto nota nell’area della Sacha-Yakutia, compresa tra la Russia Orientale e il mare di Siberia. Nei suoi quadri compaiono membri delle popolazioni locali, come quelli della tribù dei “ciukci”, residenti nella regione da secoli. In altre opere si estendono ampi paesaggi invernali, completamente tinti di bianco.


Surzhaninova ha realizzato diverse tele outdoor, con temperature che arrivano fino a -50ºC. In principio realizzava i suoi quadri a partire da fotografie, che riproduceva lentamente adattando linee e dimensioni. Poi un amico le ha consigliato di cercare un contatto diretto con la natura, così da circa due anni ha iniziato a lavorare all’aria aperta. Le sue opere hanno colpito molte persone su Instagram, dove è attiva con l’account @alien_mak_art. Di lei ha parlato anche il sito d’informazione locale The Siberian Times.

In un’intervista rilasciata al quotidiano russo News Ykt, ha raccontato che il suo luogo di origine è Chersky, una piccola località in un distretto del nord. È cresciuta in un villaggio fino all’età di nove anni, prima di trasferirsi dai parenti a Yakutsk. Il freddo non le crea particolari problemi, né si fa scoraggiare dalle difficoltà di vivere in un luogo remoto e poco popolato.

 
 
 
 
 
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Ha iniziato a lavorare all’aria aperta nel 2018. I suoi quadri hanno impressionato molte persone su Instagram

L’artista dipinge villaggi ghiacciati come quelli del distretto di Tomponsky, dove i pescatori devono praticare fori nel ghiaccio per raggiungere i pesci. È una zona particolarmente complicata da raggiungere, che Surzhaninova ha visitato con l’aiuto di alcuni allevatori di renne.

Le piace sperimentare, da ragazza ha frequentato la Yakutsk Art School, prima come designer e poi come pittrice. Ha una propensione per il realismo, ma ha raccontato di voler mettere in discussione gli insegnamenti ricevuti durante i corsi.

In uno dei suoi post ha raccontato le difficoltà anche tecniche di dipingere in un clima così freddo. Quando la temperatura scende fino a -50°, ha spiegato, la pittura perde consistenza, raggrumandosi fino a sembrare plastilina. Per questo l’artista aggiunge ai colori dei diluenti, che gelano più lentamente, così da poter lavorare con il pennello più a lungo.

 
 
 
 
 
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Dipinge in villaggi ghiacciati come quelli del distretto di Tomponsky, dove i pescatori devono praticare fori nel ghiaccio per raggiungere i pesci

Tra le artiste e gli artisti della regione ammira in particolare Popov Ivan Vasilievich, uno dei primi creativi professionisti in Yakutia. Ma vuole sviluppare uno stile proprio, unico e riconoscibile. Uno dei suoi ritratti più apprezzati è quello di una ragazza locale con i tatuaggi ciukci: simboli del passato su un volto del futuro.

 
 
 
 
 
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Nel 2020 si è tenuta a Yakutsk una mostra dedicata alle sue opere, con paesaggi dipinti negli ulus (“distretti”) settentrionali. Il titolo dell’esposizione descriveva i suoi quadri come immagini in grado “di catturare il respiro del Nord”.

Surzhaninova è molto interessata, in generale, ai problemi della sua regione: ha spiegato che nei villaggi dell’estremo nord non ci sono abbastanza medici né insegnanti, che il cibo è costoso e l’importazione di merci piuttosto complicata. “Molti villaggi sono abbandonati o si stanno spopolando. È un territorio frammentato, abitato da persone con culture diverse. Io stessa trovo difficile attribuirmi una sola nazionalità: ho sangue yakut, russo, jukaghiri, ciukci e polacco”.

 
 
 
 
 
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La mostra del 2020 dedicata alle sue opere parlava di immagini in grado di catturare “il respiro del Nord”

Nel 2020 è riuscita a realizzare il sogno di tornare nel distretto natale di Nizhnekolymsky. Oggi l’area ospita circa quattromila persone, un numero diminuito di tre volte negli ultimi 30 anni. “Quando ho voluto saperne di più sulle mie radici, ho iniziato a cercare informazioni sulla storia e sulle tradizioni del posto. Ma ci ho messo un po’ a raccogliere i soldi per andarci, i viaggi qui costano tanto”. 

 
 
 
 
 
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“Molte persone pensano che la Yakutia sia un deserto innevato, in cui non c’è nulla. Con i miei quadri voglio mostrare i volti del nostro popolo e la nostra natura meravigliosa”, ha concluso nell’intervista.

Oggi Surzhaninova lavora come freelance, accetta ordini per ritratti e illustrazioni, oltre a collaborare con case editrici. Le sue opere sono state acquistate da collezionisti negli Stati Uniti, in Germania e Finlandia.