In Nigeria fanno più film che a Hollywood. Welcome to Nollywood
È la seconda industria cinematografica al mondo. Dopo l'altra che già sapete

Nella classifica dei più grandi produttori cinematografici del mondo si è fatta spazio, negli ultimi vent’anni, la Nigeria. Oggi il numero di film prodotti dal Paese africano è secondo solo all’indiana Bollywood e ha superato l’industria di Hollywood.
L’industria del cinema nigeriana è nata all’inizio degli anni Sessanta. Per i primi trent’anni ha lavorato perlopiù alla creazione di contenuti per trasmissioni televisive, con prodotti audiovisivi amatoriali e molto artigianali.
La nascita ufficiale della Nollywood di oggi risale al 1992, con l’uscita del film “Living in Bondage”. Il successo fu così grande da dare il via a un’industria arrivata a produrre circa mille film all’anno, con un fatturato stimato dalla rivista Africa Renewal di 570 milioni di dollari.
Oggi i film nigeriani sono prodotti principalmente nelle grandi città del sud, coinvolgendo nella lavorazione troupe e attori di diverse origini etniche. La lingua più utilizzata è l’inglese-nigeriano, una scelta che ha permesso di raggiungere un pubblico molto ampio, diffuso in tutte le ragioni del Paese e all’estero, e proiettando Nollywood sulla scena internazionale.
La lingua più utilizzata è l’inglese-nigeriano, una scelta che ha permesso di raggiungere un pubblico molto ampio
La trama della maggior parte dei film è saldamente radicata alla tradizione nigeriana. I protagonisti aderiscono a credenze antiche, vivono in famiglie allargate e abitano in villaggi rurali di fango e sentieri stretti. Non mancano comunque le critiche al sistema familiare locale: ricorrono riferimenti a un poligamia divenuta sempre più aspra, l’ossessione per gli eredi maschi e la violenza riservata alle donne.
La maggior parte del pubblico è costituita da nigeriani che hanno lasciato il loro Paese e vivono in altre parti di mondo. Secondo una ricerca sui nigeriani emigrati a Londra e Parigi condotta da Françoise Ugochukwu, professoressa associata dell’Open University, “la visione di questi film è come un viaggio nella memoria, un virtuale ritorno a casa e una terapia di gruppo”.
Riconoscere attraverso i film paesaggi, abiti e linguaggio d’origine permette a chi vive all’estero di ricongiungersi emotivamente con le proprie radici e con i propri affetti.
Negli ultimi anni il cinema nigeriano sta raggiungendo il grande pubblico internazionale in particolare grazie a Netflix, arrivato in Africa nel 2016. Nel 2018 la piattaforma di streaming ha acquistando i diritti per il suo primo film nollywoodiano, “Lionheart”. Gli investimenti di Netflix potrebbero aiutare a superare uno dei problemi principali del cinema nigeriano: la pirateria.
Il cinema nigeriano sta raggiungendo il grande pubblico internazionale, in particolare grazie a Netflix, arrivato in Africa nel 2016
Il traffico illegale di film, in particolare di dvd, ha impedito per anni il finanziamento di nuove produzioni. A proposito del legame tra Netflix e Nollywood, il 25 maggio l’attrice Úrsula Corbero, la Tokyo de “La Casa de Papel”, ha postato sul proprio Instagram il video di un remake della serie prodotto in Nigeria. Gli autori del video, membri del trio Ikorodu Bois, hanno superato in poche ore i 600 mila followers.