In Cina il graphic design va fortissimo. È un gran momento
Nascono sempre più brand da disegnare. E i creativi vanno a ruba

Il graphic design ha una storia recente in Cina.
Di fatto la professione non esisteva fino a pochi decenni fa e muove oggi i suoi primi passi. Eppure gli ultimi anni hanno visto una crescita imponente del settore, dovuta all’esplosione dell’economia e alla moltiplicazione di marche e prodotti da comunicare.
Oggi i grafici sono tra i professionisti più pagati del paese e si trovano in un momento di crescenti opportunità commerciali e in piena trasformazione digitale. La nuova generazione di creativi non ha mentori da seguire e sta definendo un nuovo corso: mentre alcuni seguono lo stile internazionale, altri esplorano l’immaginario cinese e sviluppano un’idea di design tipicamente locale.
I designer iniziano a riunirsi in organizzazioni in cui condividono progetti e informazioni. Associazioni di creativi sono nate a Shanghai, Pechino, Nanchino e Suzhou. Nascono contemporaneamente nuove riviste di settore: pubblicazioni come Package & Design, Art & Design, e Hi-Graphic realizzato dalla Shanghai Graphic Designers Association offrono una voce ai designer e portano la loro creatività nella comunità internazionale.
Il campo delle identità di marca, nello specifico, è particolarmente ricco e rappresenta una delle principali fonti di guadagno per i creativi. I dirigenti aziendali riconoscono che le imprese domestiche sono spesso svantaggiate dal modo in cui proiettano le loro identità, con un linguaggio visivo non attraente come quello dei marchi globali.
Per questo centinaia di scuole in tutta la Cina sfornano decine di migliaia di giovani designer ogni anno. Le storiche università un tempo dedite principalmente alle Belle Arti stanno aprendo corsi di grafica e pubblicità, anche se mancano ancora professori e istruttori qualificati.
La scena di Hong Kong ha invece una storia diversa. Nella regione il graphic design esiste di fatto da una generazione in più. Negli anni ’60 erano nati corsi universitari dedicati “all’arte commerciale”, guidati da professionisti come Henry Steiner e Wucius Wong, che sarebbero diventati punti di riferimento per i designer locali.
Negli anni ‘70 la crescita economica diede ulteriore stimolo al settore. Venne costituita la Hong Kong Graphic Design Association per promuovere la cultura del design e introdurre nuovi standard di qualità. Nel decennio successivo la regione sarebbe diventata un centro finanziario globale, producendo anche una delle scene più dinamiche del design internazionale.
Hong Kong ha una storia diversa. Nella regione il graphic design esiste di fatto da una generazione in più
Nei delicati equilibri tra Cina e Hong Kong è difficile prevedere quanto la grafica cinese influenzerà quella locale, o se invece i creativi di Hong Kong conserveranno una loro autonomia. Nel frattempo il partito comunista sembra puntare con forza sulla cultura visiva associata alle marche.
In un discorso ufficiale il vice segretario del municipio di Ningbo ha spiegato che “il design promuove la crescita nell’economia e rende la vita piena di colore, offrendo scelte diversificate. La nostra società avrà sempre più vitalità. E la cultura o l’industria del design costituiranno la parte cruciale di questa vitalità”.