Il giornale di Memphis che lotta per le idee di Martin Luther King
A 50 anni dalla sua morte, qualcuno in città si dà molto da fare

“Giustizia attraverso il giornalismo”: è questo lo slogan di MLK50 – acronimo di Martin Luther King 50 – giornale nato per denunciare le dinamiche di povertà e ingiustizia a Memphis.
Il 4 aprile 1968 a Memphis veniva ucciso Martin Luther King Jr., pastore protestante e leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. 50 anni dopo, sempre a Memphis, nasce MLK50, progetto editoriale lanciato dalla giornalista Wendi C. Thomas, che prosegue idealmente la lotta intrapresa da Martin Luther King.
Sulla carta il giornale avrebbe dovuto proseguire le pubblicazioni solo per un anno, quello del cinquantesimo anniversario dell’assassinio. Tre anni dopo, invece, MLK50 continua a raccontare lo stato dei quartieri più poveri della città, occupandosi soprattutto di giustizia economica e disuguaglianza tra fasce sociali.
Oggi il 28% della popolazione di Memphis vive in condizioni di povertà, ed è un dato in continuo aumento. Ed è questa la parte di comunità che Thomas intende raccontare, con l’idea che denunciare ingiustizie possa migliorare le cose nei quartieri più poveri della città.
Nel 2019 il giornale ha lanciato un’inchiesta dal titolo “Profiting from the Poor”, in collaborazione con ProPublica. L’indagine si è concentrata sull’ospedale Le Bonheur Healthcare, una società sanitaria affiliata alla Chiesa Metodista e accusata di perseguitare aggressivamente pazienti a basso reddito. MLK50 ha rivelato che tra il 2014 e il 2018 Le Bonheur Healthcare ha fatto causa a più di 8300 persone per spese mediche non pagate.
A poche settimane dalla pubblicazione degli articoli, l’ospedale ha cancellato molte delle cause legali e rafforzato le proprie politiche di assistenza finanziaria, aumentando l’accesso a cure gratuite o scontate.
“Siamo in un momento in cui il futuro del giornalismo può sembrare davvero cupo, ma è anche un momento in cui possiamo reinventare ciò che facciamo”
L’inchiesta ha dimostrato che gli sforzi della stampa possono portare cambiamenti concreti per la comunità. Per il suo lavoro la redazione di MLK50 è stata premiata con molti riconoscimenti, tra cui “Investigative Reporters & Editors Award” e “2020 Seldon Ring Award for Investigative Journalism”.
Nonostante i risultati raggiunti il sindaco di Memphis, Jim Strickland, ha rifiutato di includere il giornale tra i suoi interlocutori ufficiali nella stampa. Thomas ha intentato una causa contro la città, sostenendo che l’esclusione del suo giornale è incostituzionale e dettata da una mancanza di trasparenza ed etica.
Oggi con 25 anni di esperienza e 3 da caporedattrice di MLK50, Thomas è pronta ad espandere ulteriormente la redazione, con nuove assunzioni. In un’intervista al New York Times ha raccontato di voler proseguire il suo lavoro con etica, correttezza e cura. “Siamo in un momento in cui il futuro del giornalismo può sembrare davvero cupo, ma è anche un momento in cui possiamo reinventare ciò che facciamo”.