(bjoernkarmann.dk)

Il progetto nasce da un’intuizione di Bjørn Karmann, designer multidisciplinare danese. Karmann lancia il progetto nel 2015, tracciando a penna e successivamente intagliando nell’albero le diverse lettere dell’alfabeto, in un carattere sans-serif (senza grazie).

Una volta terminata la lunga operazione di intaglio, durata circa 14 ore, l’albero è stato lasciato intatto per un anno. In questo arco di tempo è avvenuta una trasformazione non controllata e unica per ogni lettera dell’alfabeto. 

L’obiettivo dell’esperimento è mettere in discussione il modo in cui l’essere umano sta cambiando il pianeta, plasmandolo in modo egoistico. In questo progetto i ruoli sono invertiti: è la natura che guida il processo di trasformazione, disegnando le sue forme secondo i suoi tempi.

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Le lettere cambiano, si deformano, con il passare degli anni

L’artista danese si è assicurato di documentare con precisione le mutazioni delle singole lettere. Per 5 anni ha seguito il processo naturale, aiutandosi con una macchina fotografica e con degli strumenti di misurazione. Dalle fotografie delle diverse lettere è poi passato alla digitalizzazione, ottenendo così un carattere disponibile online: l’Occlusion Grotesque.

Il nuovo font non segue i “pesi” convenzionali dei caratteri tipografici (regular, bold, ecc), le dimensioni sono invece determinate dai tempi di maturazione del tronco. Quelle dell’anno 0 sono lettere “regular”, appena intagliate, mentre all’anno 5 corrispondono lettere deformate, con crepe, cicatrici e bordi poco definiti.

 

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La progettazione del font ha portato tra l’altro l’artista danese ad una scoperta interessante, che connette le forme della natura con quelle della tipografia. La crescita di un albero non avviene soltanto verso l’alto, infatti; mentre i rami si proiettano verso il cielo, il tronco inferiore cresce radialmente dall’interno, espandendosi lateralmente. La corteccia avvolge il tronco, gonfiandosi e deformandosi in superficie.

Anche in tipografia al variare dei “pesi” le lettere acquistano più volume, mantenendo costante l’altezza. “Una coincidenza che rende un albero il candidato perfetto per progettare un carattere tipografico”, ha dichiarato Karmann.

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I “pesi” del font dipendono dai tempi di crescita dell’albero

Il designer ha presentato alcuni sviluppi futuri del progetto. Il primo è un’intelligenza artificiale che anticipi le dinamiche di sviluppo dell’albero, le sue “decisioni di progettazione”, in modo da applicare lo stesso processo ad altri caratteri tipografici, superando la lentezza dei processi naturali.

Il modello di intelligenza artificiale si chiama “General Adversarial Neural Network” e si baserà sul carattere Occlusion Grotesque. “Una volta addestrato, il modello permette di inserire qualsiasi font di partenza, anticipando le linee che si formeranno sull’albero”. 

Karmann ha aggiunto che il modello non apprende solo la forma delle lettere, ma anche il loro cambiamento di colore. “Il mio obiettivo è creare empatia tra la natura e le macchine, perché abbiamo molto da imparare da queste intelligenze e perché i nostri futuri sono intrecciati”.