Osmond Tshuma è un giovane creativo, designer e art director originario dello Zimbabwe. Nel 2014, durante i suoi anni di Università a Johannesburg, ha realizzato un progetto grafico dal titolo coraggioso: Colonial Bastard Rhodes.

Tshuma ha unito la passione per la tipografia all’urgenza di raccontare la storia del post-colonialismo in Sudafrica. Lavorando a un articolo sul tema ha avuto l’idea di disegnare un carattere tipografico ispirato a Cecil John Rhodes, un ricco imperialista che alla fine dell’Ottocento ha costruito la sua fortuna sfruttando la popolazione locale.

Il carattere rappresenta una critica sociale a Rhodes e alle vicende del colonialismo, che hanno segnato un periodo drammatico nella storia del paese. Iniziato con l’occupazione inglese, ha visto intere famiglie sfollate, ridotte in schiavitù e, in molti casi, massacrate.

Il font si basa sui caratteri tipici proprio di quel periodo, usando come punti di partenza il Serif e l’esagerazione verticale dei singoli segni. Tshuma ha spiegato che il suo Colonial Bastard Rhodes racconta la frustrazione nel vedere come, ancora oggi, figure come Cecil Rhodes vengano celebrate Sud Africa, spesso attribuendo i loro nomi a strade ed edifici.

Il progetto è stato molto apprezzato anche al di fuori della comunità creativa. Aziende come Jameson Irish Whiskey, Soweto Gold Beer e IKwekwezi FM hanno scelto di coinvolgere Thsuma nelle loro campagne.

Il carattere rappresenta una critica alle vicende del colonialismo africano, che ha segnato un periodo drammatico nella storia del continente

Nel 2018 Barack Obama ha deciso di affidare a Tshuma la progettazione della visual identity della Obama Foundation Africa Leaders Program. Dal lavoro di Tshuma è nato il nuovo logo dell’organizzazione ispirato a motivi Zulu e all’arte murale Ndebele. Ma anche ai tessuti Adinkra, Kente e Kuba e all’ebanisteria Shona.

La principale ispirazione è arrivata dalla figura delle madri: nella visione di Tshuma le donne rappresentano i primi veri “leader” conosciuti dai bambini. La forma tonda del logo, in particolare, riprende quella delle collane Xhosa, indossate da generazioni di donne Zulu e tra i simboli più iconici della cultura sudafricana.

Tshuma ha raccontato che con i suoi progetti vuole raccontare al mondo la bellezza del design africano attraverso forme nuove e innovative. E che intende farlo un disegno alla volta.