In lingua inuktitut si chiamano “ilgaak” o “iggaak”, sono i tradizionali occhiali da sole usati dai popoli inuit e yupik per proteggersi dal sole accecante che si riflette sulle distese ghiacciate in cui vivono.

Se trascorri ore sotto il sole dell’Alaska innevata, in primavera o estate, rischi la cecità da neve: è una scottatura solare sulla cornea dovuta ai riflessi della luce ultravioletta. Per difendersi da questo rischio, le popolazioni indigene hanno sviluppato da tempo una soluzione tecnologica originale: occhiali da neve ricavati da ossa animali o in legno, dal design stretto e oblungo, che riducono il rischio di abbagliamento e proteggono dalle lesioni. 

Tradizionalmente gli occhiali sono ricavati da ossa di balena, corno di caribù, avorio marino o legno. In alcuni casi possono essere realizzati con alghe essiccate o intrecciate. Inventati in epoca preistorica, rappresentano il primo caso di “ausili visivi” nella storia dell’uomo. Benché senza lenti, sono in assoluto i primi occhiali da sole apparsi sulla terra.

Benché senza lenti, sono di fatto i primi occhiali da sole apparsi sulla terra

Gli occhiali sono progettati per migliorare la visione e la messa a fuoco in spazi ampi. Sono disegnati per aderire al volto perfettamente, permettendo alla luce di filtrare solo attraverso la fessura frontale.

Per aumentare l’effetto di oscurità all’interno della maschera, il lato degli occhiali a contatto con il viso viene cosparso di fuliggine. Le fessure sono strette, non solo per ridurre la quantità di luce in entrata, ma anche per migliorare l’acuità visiva.

Un’antropologa di Anchorage che ha vissuto con le popolazioni locali ha raccontato che dopo aver subito un intervento chirurgico alla retina aveva avuto problemi di vista all’occhio destro, ma con gli occhiali da sole inuit riusciva sorprendentemente a mettere a fuoco molto meglio.

 
 
 
 
 
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Gli occhiali sono progettati per migliorare la visione e la messa a fuoco in spazi ampi

Gli occhiali sono una testimonianza dell’eccezionale talento ingegneristico e artigianale delle popolazioni locali. Nelle comunità inuit ogni cacciatore intaglia i propri occhiali scegliendo forme e materiali secondo necessità, decorandoli poi con incisioni rituali che si ritiene ne migliorino le prestazioni.

Le comunità inuit non posseggono una parola per “scienza”, ma i suoi membri hanno una comprensione dinamica della fisica, della biologia e della chimica. Usano diversi materiali per creare strumenti che li aiutano a sopravvivere in un ambiente gelido e insidioso. 

Oggi c’è un’ampia collezione di occhiali da sole inuit allo Smithsonian National Museum of the American Indian, a Washington.